PARLIAMO di : DISLESSIA
Questo il
titolo del Convegno che si è tenuto ad Ostuni il 21 aprile 2016, organizzato da Dora Barriera, OD per la 3^
Circoscrizione, del service Libro Parlato e socia del lions club Ostuni Host .
L’evento ha riscosso notevole interesse visto
il folto numero di presenti, formato prevalentemente da docenti, studenti,
operatori scolastici e genitori. Le relazioni sono state tenute dalla dott.ssa
Antonietta Perrone, psicologa presso il Centro di Riabilitazione dell’Associazione
“La Nostra Famiglia” di Brindisi, e dalla dott.ssa Giovanna Pontiggia, socia
del lions club Gioia del Colle Monte Johe e O.D. per la 3^Circoscrizione del
service Dislessia-Abilità e Competenze per crescere.
Il tema,
molto sentito soprattutto in ambito scolastico e familiare, ha richiamato
l’attenzione di quanti, quotidianamente, sono al fianco di coloro che vivono
con questa scomoda compagna di vita: DSA, disturbi specifici dell’apprendimento
Chi opera
nella scuola sa quanto difficile sia la vita di coloro che presentano questo
disturbo che riguarda la lettura, la scrittura, e persino il fare i calcoli.
Molti errori sono stati fatti in passato per una mancata conoscenza e, spesso,
gli studenti che presentavano tali difficoltà venivano considerati svogliati o
addirittura con problemi.
Oggi non possiamo tirarci indietro perché la
conoscenza è alla portata di tutti e dal 2010 la Legge sulla Dislessia nelle
scuole, impone precise regole sulle modalità con cui seguire e valutare chi ha
questi problemi, nonché il compito di fornire strumenti compensativi quali
libri in formato digitale, audiolibri, registratori o computer con correttore
ortografico, calcolatrici, interrogazioni programmate, prove orali piuttosto
che scritte, affinché l’alunno possa raggiungere un livello di preparazione
pari a quello di un bambino senza disturbi.
Non possiamo
tralasciare il grande contributo che il Service Lions Libro Parlato dà
quotidianamente ai dislessici, infatti il 40% dei fruitori degli audiolibri,
registrati dai “donatori di voce”, è costituito proprio da persone che
presentano tale disturbo. Dalle
relazioni presentate è emerso subito l’importanza di una diagnosi precoce che
può avvenire sin nella scuola materna, e del contributo e della collaborazione
dei genitori, molti dei quali si rammaricano, poi, di non aver prestato
l’attenzione giusta ed avere trascurato alcuni errori e comportamenti dei propri
figli. Poi si è passati a parlare dell’intervento
abilitativo, scolastico e familiare.
Il Rapporto 2015 del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca rivela che gli alunni affetti
da questo disturbo sono il 2% della popolazione scolastica, ma questi dati
potrebbero non corrispondere alla realtà perché, come sostiene, in una
intervista, Giacomo Stella, professore di Psicologia clinica alla Facoltà di
Scienze della Formazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in realtà a
causa di una sovraesposizione mediatica, specie dopo l’uscita della legge nel
2010, sembra che tanti siano dislessici, in realtà poche sono le diagnosi in
quanto l’uso di strumenti compensativi, il più delle volte, mostra colui che li
usa , come un diverso.
Altro ambito
molto importante trattato nelle relazioni, gli aspetti psicologici, emotivo
motivazionali ed i rischi psicopatologici dei disturbi dell’apprendimento, che
ricadono sulla persona che li presenta.
Ha fatto
seguito l’intervento programmato del prof. Salvatore Amorella, dirigente
scolastico della Scuola Media Orlandini Barnaba-Bosco di Ostuni, che ha
evidenziato il ruolo della scuola oggi, chiamata a garantire il diritto allo
studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, anche in situazioni di
svantaggio, attraverso strategie adeguate che vanno conosciute, perfezionate e
mirate ai soggetti a cui sono destinate.
Altro
intervento programmato quello della presidente AID-Brindisi, signora Anna
Perrone, che ha presentato l’
associazione nata nel 1996. L’organismo, che raggruppa genitori e familiari di
bambini dislessici, dislessici adulti, medici, psicologi, logopedisti e
insegnanti, opera sul territorio e lavora in varie direzioni, soprattutto per
consentire una diagnosi precoce e creare una interazione con la comunità
scolastica e permettere l’attivazione di percorsi di didattica personalizzata
ed evitare errori che possano determinare sofferenze e frustrazioni. Oggi, l’Associazione viene chiamata a tenere corsi di aggiornamento
nelle scuole di ogni ordine e grado, per consentire di individuare
tempestivamente questo disturbo.
Un momento
di grande impatto emotivo sono state, al termine del convegno, che si è
rivelato un percorso di conoscenza e riflessione,
le testimonianze di due giovani studenti delle scuole superiori, che hanno
condiviso la propria esperienza di vita, parlando in tutta semplicità delle
difficoltà incontrate. Toccanti sono state le loro parole di forza e di
speranza, i loro progetti per il futuro pur consapevoli che una ricaduta in
fasi di indifferenza e depressione, possa essere in agguato. Infine, altrettanto
significativa della forza d’animo necessaria per vincere questa scomoda
compagna di vita, è stata la testimonianza di un giovane attore-regista di
Ostuni che della sua storia personale, un po’ più indietro negli anni, ha
rivelato i sistemi educativi, per fortuna oggi ormai desueti, a cui ha dovuto
attenersi da studente, senza ricavarne vantaggi sul piano della crescita scolastica
e personale. Molti dei presenti sono tornati a casa
accompagnati da tante riflessioni, pensieri, ricordi, forse rimpianti, ma anche
da tanta voglia di andare avanti e migliorare. L’aiuto che possiamo dare
coinvolge tutti noi, dalla famiglia alla
scuola e in tutti gli ambiti che accolgono giovani dei quali ci è affidata la
formazione come nello sport, la musica e nelle attività culturali ed artistiche.
Dora Barriera
Lions Club
Ostuni Host
Coordinatrice
della 3^ Circoscrizione
per il Service
LIBRO PARLATO